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Skill Mismatch, cause e possibili soluzioni

PREMESSA

Il mondo del lavoro è in costante evoluzione per questo vengono richieste ai dipendenti sempre più competenze.

Il problema è che è sempre più diffusa la possibilità che il lavoratore non possegga le competenze necessarie per essere in grado di fronteggiare l’evoluzione del mondo del lavoro.

Per questo parliamo di skill mismatch.

COSA SI INTENDE PER SKILL MISMATCH?

Il modo migliore per definire il termine skill mismatch è parlare di divario tra le competenze che l’azienda richiede e quelle che in realtà possiedono i lavoratori.

Ormai è già da qualche anno che si parla di questa problematica.

Solitamente, la si riconosce per dati riguardanti: un aumento della disoccupazione, la diminuzione della produttività, o ancora, le poche e scarse competenze digitali possedute dai cittadini.

Ad esempio, in Italia, esiste il 38,2% di skill mismatch, con 10 milioni di lavoratori che hanno un profilo professionale non adatto a ciò che cercano le aziende.

Quali sono le cause?

Come anticipato in precedenza, il mondo del lavoro è in continua evoluzione per questo vengono richieste hard skills e soft skills ad ogni lavoratore.

Più passano gli anni è più viviamo in un’evoluzione digitale, in una piena innovazione tecnologica e non solo.

Stare al passo con questo continuo cambiamento non è semplice, molti giovani decidono di voler svolgere lavori e fare carriera in ruoli che in molte aziende ancora non esistono.

Non solo, con l’evoluzione e l’innovazione tecnologica, anche molti processi lavorativi e la produttività in generale, risultano ormai obsoleti o non adatti rispetto ai continui e rapidi cambiamenti che stiamo vivendo nell’ambito lavorativo.

Ecco perché si parla di skill mismatch e di conseguenza della disoccupazione.

Le aziende ormai devono cercare figure con hard skills e soft skills aggiornate, in modo tale che, per esempio, abbiano competenze tecnologiche molto sviluppate, al passo con l’innovazione.

Il problema è che i dipendenti o coloro che cercano lavoro, hanno invece abilità e conoscenza troppo obsolete rispetto all’evoluzione che stiamo vivendo.

COME SI PUÓ MIGLIORARE LA SITUAZIONE?

Cercare di risolvere questa situazione è da considerare un bisogno primario a tutti gli effetti.

Questo perché se si continua su questa linea, continuerà di conseguenza ad aumentare la disoccupazione e la grandissima scarsità di lavoratori con competenza digitali.

È importante quindi, partire già con una formazione scolastica completa che può andare dalla capacità di problem solving all’essere coscienti del fatto che bisogna rimanere sempre aggiornati e a pari passo con l’evoluzione del mondo lavorativo e della tecnologia.

Stesso discorso vale per tutti i dipendenti già nel mondo del lavoro da tempo.

Possedere competenze trasversali

Questa è la prima soluzione per risolvere questa problematica.

Come visto in precedenza è fondamentale avere capacità di problem solving, voglia di imparare, capacità di lavorare in team ma anche di lavorare sotto stress e non solo.

Tutto ciò si acquisisce solo con l’esperienza fatta sia in ambito lavorativo sia nella vita di tutti i giorni.

In poche parole, ogni dipendente deve possedere sicuramente hard skills, ma ciò che veramente colpisce l’azienda e permette al lavoratore di differenziarsi sono le soft skills.

Inoltre, possedere competenze trasversali è fondamentale poiché permette al lavoratore di adattarsi e sapersi muovere riuscendo a ricoprire nuovi ruoli nati nell’azienda, che in precedenza non esistevano.

Rimanere sempre aggiornati

Altro aspetto fondamentale per risolvere il problema di skill mismatch è rimanere sempre aggiornato.

Ciò significa, apprendere e formarsi costantemente, non sentirsi mai già pronti, non pensare mai di avere già tutte le informazioni e competenze necessarie.

È fondamentale essere sempre pronti ad apprendere nuove abilità per rimanere al passo con i vari cambiamenti che avvengono.

Questo è un processo che deve seguire sia chi già lavora da anni, grazie a corsi di formazione o di aggiornamento, sia gli studenti attraverso lo studio a scuola o in università.

Ogni azienda considerata innovativa, deve comprendere momenti di formazione per i dipendenti, cosi da renderli capaci, pronti e coscienti di come cambia rapidamente il mondo del lavoro.

L’IMPATTO SULL’ECONOMIA DELLO SKILL MISMATCH

Secondo il Boston Consulting Group, nel 2018, il costo di questa problematica era pari al 6% del Pil a livello mondiale, ovvero 8mila miliardi di dollari.

Nel 2020, la situazione non è migliorata, anzi, si passa ad un costo pari al 10% del Pil a livello mondiale.

Per questo motivo è importante attuare le soluzioni citate in precedenza per far sì che si riesca almeno a diminuire questa percentuale.

Il Boston Consulting Group, pensa che si potrebbero verificare due eventi.

Il primo è un miglioramento, ovvero, arrivare all’8%, oppure un totale peggioramento, ovvero, arrivare all’11% del Pil mondiale, quest’ultima percentuale corrisponde a 18mila miliardi di dollari, cioè equivalente al prodotto interno lordo dell’Unione Europea.

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